Ogni giorno siamo letteralmente bombardati da immagini.

Sul nostro telefono abbiamo un’immagine come sfondo.
Anche sui mezzi di trasporto troviamo pubblicità che usano l’impatto visivo per trasmettere il loro messaggio.

John Berger# diceva che le immagini pubblicitarie spesso appartengono al momento e che devono essere ripetute spesso per rimanere impresse nella mente del consumatore.

Proprio perché la nostra vista viene continuamente sollecitata da imput visivi che oggi è necessario essere innovativi, emozionali, creativi per risultare memorabili.

Berger infatti sostiene che data l’enorme quantità di messaggi che ogni giorno riceviamo siamo diventati molto più sofisticati nell’interpretare la comunicazione pubblicitaria.

In tutto questo rientra anche il packaging che è il primo filo conduttore tra il prodotto e il consumatore.

Chi di noi non ha scelto, almeno una volta, un prodotto sugli scaffali per il suo packaging distintivo?

Un punto di differenza, in definitiva, è dato da un packaging che racchiude un attento studio di:

  • Branding
  • Linguaggio
  • Colore

packagingrules

 

#John Berger è uno scrittore, pittore e critico d’arte nato a Londra nel 1926.
Nel 1972 con la BBC trasmette un programma Ways of Seeing (Modi di vedere) da cui poi nasce anche il libro. Ways of Seeing è una porta allo studio delle immagini dove Berger vuole dimostrare come l’arte del passato e la pubblicità moderna siano in realtà un mondo molto vicino e simile.